Nella trattoria del ‘500/In the tavern of XVI century
Cosa si mangiava nella trattoria italiana del ‘500?
Chi non aveva famiglia e aveva le possibilità economiche mangiava in trattoria: Il menu standard prevedeva zuppe di fave, di lenticchie, di ceci, di piselli, di broccoli, di cipolle, di funghi, pollo o coniglio arrosto o alla cacciatora, braciole e salsicce di maiale (solo in inverno), pecora alla griglia. Qualche volta c’era carne bollita e brodo. Nelle zone intorno a Milano cominciò ad essere coltivato il riso usato poi nelle minestre. Verso la fine del secolo iniziarono ad apparire i fagioli americani, il tacchino, la faraona mentre per le patate, i peperoni e il pomodoro bisognerà aspettare un altro secolo. Non mancavano mai l’insalata e le uova cotte in mille modi oltre a tanto vino e tanto pane.
Un livello sotto la trattoria c’era l’osteria che serviva solo vino pane e formaggio e dove si andava principalmente per giocare.
What was it possible to eat in the Italian taverns of the sixteenth century?
Those who had not family and had money ate in a tavern. The standard menu included broad bean soup, lentil soup, chickpeas soup, pea soup, broccoli soup, onion soup, mushroom soup, roast chicken or rabbit, stewed chicken or rabbit, pork chop or sausage (only in winter), grilled sheep. Sometimes there was boiled meat and broth. Rice began to be cultivated near Milan (Lombardy) and used as an ingredient in soups. Towards the end of the century the American beans, the turkey and the guinea fowl appeared while for potatoes, peppers and tomatoes it was necessary to wait another century. Salad and eggs cooked in a thousand ways never failed and then there was always so much wine and bread.
A more humble tavern was the “osteria” where it was possible to find only bread and cheese and where people went mainly to play.
BIBLIOGRAFIA/BIBLIOGRAPHY
Ridolfi Pierluigi, 2015, Rinascimento a tavola – La cucina e il banchetto nelle corti italiane, Roma, Donzelli editore